II settore agroalimentare, per le tipologie di prodotti e di processi che ne costituiscono
le basi e per l'interazione che tali prodotti e processi stabiliscono con la salute
dell'uomo, trova nel perseguimento della Qualità un obiettivo imprescindibile.
Alla luce delle emergenze che hanno colpito alcuni importanti settori dell'industria
alimentare (BSE, diossina nei polli...), l'applicazione nelle aziende di Sistemi
di Gestione della Qualità e di modelli di controllo dei punti critici rappresenta
l'effettiva possibilità di portare a compimento gli obiettivi di Qualità
e di Sicurezza Alimentare. La necessità, inoltre, di perseguire i fini aziendali
nel rispetto dell'ambiente e nell'ottica di una riduzione degli impatti dell'attività
sull'ecosistema esterno, costituisce un imperativo sempre più stringente.
IFS è uno standard nato per rispondere alle esigenze di
sicurezza alimentare, rintracciabilità, gestione per la qualità, rispetto
dell'ambiente, ritenuti oggi dalla Grande Distribuzione nazionale e internazionale
elementi essenziali per un protocollo di base nelle politiche d'acquisto e per il
processo di selezione e valutazione dei fornitori.
Lo standard IFS, opportunamente integrato, può essere usato come base nella
qualifica e nella rintracciabilità della catena di fornitura, arrecando innegabili
vantaggi sotto il profilo operativo ed economico per tutti i soggetti che intendono
usufruirne. L'intenzione dello standard è di ridurre i costi e portare trasparenza
nell’intera catena dei fornitori.
La certificazione di prodotto IFS permette all’azienda di valorizzare le proprie
produzioni e costituisce una modalità innovativa di supporto del marchio
aziendale. Essa si presenta come un valido strumento di tutela, garanzia e accrescimento
del valore dell'azienda, proponendosi come utile supporto per generare fiducia nelle
parti interessate: le caratteristiche del prodotto finito, infatti, hanno diretto
impatto sugli interessi del cliente.
Quadro normativo di riferimento sulla sicurezza alimentare:
- D.LGS. 1992/109: ETICHETTATURA, PRESENTAZIONE e PUBBLICITA’ dei prodotti
alimentari
- DIRETTIVA 1992/59/CEE: SICUREZZA GENERALE dei PRODOTTI
- HACCP (Codice olandese) - D.LGS 155 del 26/05/1997 in attuazione delle direttive
93/43/CEE e 96/3/CE concernenti l’igiene dei prodotti alimentari: HAZARD ANALYSIS
and CRITICAL CONTROL POINT
- LIBRO BIANCO sulla SICUREZZA ALIMENTARE 2000
- DIRETTIVA 2000/13/CE: ETICHETTATURA dei CIBI
- DIRETTIVA 2001/18/CE: EMISSIONE DELIBERATA nell’AMBIENTE di ORGANISMI
GENETICAMENTE MODIFICATI
- DIRETTIVA 2001/101/CE: ETICHETTATURA dei CIBI (modifica della DIRETTIVA 2000/13)
- DIRETTIVA 2001/95/CE: SICUREZZA GENERALE dei PRODOTTI
- D.LGS. 228 del 18/05/2001 (art.18: Promozione dei processi di tracciabilità)
a norma dell'art. 7, legge 5 marzo 2001, n. 57
- REGOLAMENTO 2002/178: PRINCIPI e REQUISITI della LEGISLAZIONE ALIMENTARE
- PUBLIC HEALTH SECURITY and BIOTERRORISM PREPAREDNESS and RESPONSE ACT of
2002, SECTION 306
- REGOLAMENTO 2003/1829: ALIMENTI e MANGIMI GENETICAMENTE MODIFICATI
- REGOLAMENTO 2003/1830: TRACCIABILITA’ ed ETICHETTATURA di OGM e TRACCIABILITA’
di ALIMENTI e MANGIMI OTTENUTI da OGM
- DIRETTIVA 2003/89/CE: INDICAZIONE degli INGREDIENTI nei CIBI
- D.LGS. 181 del 23/06/2003: ATTUAZIONE della DIRETTIVA 2000/13/CE concernente
l’ETICHETTATURA e la PRESENTAZIONE dei PRODOTTI ALIMENTARI, nonché
la relativa pubblicità
- CODEX ALIMENTARIUS (www.codexalimentarius.net)
- GOOD PRACTICES
Requisiti dello standard IFS
Lo standard IFS si inserisce nel panorama delle certificazioni di prodotto, ed ha
per oggetto la Valutazione della Sicurezza Alimentare.
Concetti cardine dello standard IFS sono:
- Focus sulla Sicurezza Alimentare - Massima trasparenza, comparabilità,
indipendenza
Lo standard IFS si presenta sul mercato con caratteristiche rispondenti a requisiti
fondamentali:
- Rispondenza a requisiti di legge cogenti a livello internazionale;
- Rispondenza ai requisiti sulla Sicurezza alimentare;
- Rispondenza a requisiti specifici di settore;
- Definizione di uno standard comune basato su un sistema standardizzato di
valutazione applicato da auditor specializzati;
- Riduzione dell’interpretabilità della Norma da parte degli auditor;
- Organismi di certificazione e auditor qualificati;
- Il rapporto di audit presenta la reale situazione attuale dell’azienda;
- La verifica fa parte di un processo di sviluppo continuo dell’azienda;
- Le Non Conformità critiche (KO) vengono identificate;
- Lo standard e il rapporto di audit rispondono ai requisiti del GFSI.
Lo standard IFS è oggi accettato dall’ 80% degli operatori
alimentari mondiali: è uno standard dinamico, in continuo adeguamento alle
esigenze del mercato, e non stabilisce nuove regole ma assorbe le “Pratiche
Migliori”.
Per i fornitori, lo standard IFS presenta notevoli vantaggi:
- audit qualificati e generalmente accettati (non si predispongono audit specifici
per ogni impresa);
- corsi standard per gli auditor (a fronte di percorsi formativi individuali);
- atmosfera neutrale (sono ridotte le influenze soggettive);
- focalizzazione su un audit;
- un risultato unico per tutti i destinatari (viene superato il problema di
valutazioni differenti a seconda dell’auditor o della casa commerciale);
- l’audit è svolto nella madre lingua del luogo di audit.
Lo standard IFS, quindi:
- Include i requisiti dei (potenziali) Distributori
- Rappresenta requisiti internazionali (GFSI)
- Fornisce una guida alla sicurezza degli alimenti e al controllo di qualità
- Completa la valutazione sui fornitori
- Fornisce un’immagine completa dei punti di forza e di debolezza dei
fornitori
- Fornisce una sintesi qualitativa dei risultati di audit.
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